La traduzione: necessità o opportunità commerciale?

La traduzione un’opportunità: davvero?

Dopo che il Covid-19, ormai 5 anni fa, ha scombussolato la nostra vita, vi sarete accorti dell’importanza di essere in rete, di avere la vostra attività online. Questa presenza virtuale e la possibilità di poter lavorare a distanza sono ciò che distingue un’azienda che può superare la crisi da una che farà sicuramente molta più fatica. E con la presenza online si aprono nuove opportunità per lavorare con clienti anche molto lontani, con i quali prima non avremmo potuto nemmeno comunicare.
È qui che la traduzione può dare un’ulteriore spinta alla vostra azienda e fare spesso la differenza.

Lo so, spesso per le aziende la traduzione dei documenti è una spiacevole incombenza, richiesta magari da leggi che prevedono l’invio della documentazione che accompagna il prodotto tradotta nella lingua ufficiale del Paese dove il prodotto sarà venduto. È il caso per esempio delle schede di sicurezza e dei manuali utente.

Da obbligo normativo a budget limitato il passo è breve, meglio tenerlo per la ricerca e lo sviluppo o per altre attività come il marketing. Così la traduzione è considerata qualcosa da fare solo in caso di necessità.

E se provassimo a considerarla diversamente e a pensarla come strumento di marketing, per differenziarsi dai concorrenti, adesso più che mai?

Traduzione = nuove opportunità

Immaginate di avere un nuovo prodotto da vendere e di aver preparato la documentazione che accompagnerà il prodotto solo in una lingua. Se venderete in un Paese straniero, come si sentirà l’acquirente? Forse frustrato perché non comprende le eventuali istruzioni o il testo che accompagna il prodotto. Oppure dimenticato e trascurato a favore di una lingua “più importante”. Io credo che la prossima volta il cliente sceglierà chi ha deciso di parlare la sua lingua.

Altro caso: dovete sporgere un reclamo a un fornitore straniero. Se inviate il reclamo nella vostra lingua, che il fornitore non capisce, quanto pensate ci vorrà perché il fornitore (magari indispettito dal reclamo) capisca cosa chiedete, cerchi di capire il problema e vi risponda? E se fate lo sforzo di parlare la sua lingua, o almeno una lingua che capite entrambi?

Oppure è un cliente che fa il reclamo a voi: non sarà più ben disposto se riceve comunicazioni nella sua lingua?

Ancora un esempio: avete deciso di puntare sulla presenza online e di espandervi verso mercati stranieri. Magari avete rifatto il sito, le nuove brochure aziendali, le schede prodotto. Penserete mica di lasciare sito e altri documenti commerciali solo nella vostra lingua? Come può sentirsi un cliente che vuole conoscere i vostri prodotti o servizi se si trova davanti testi solo nella vostra lingua ma non nella sua?

Tutto vero, ma le traduzioni costano. Certo, come costa rifare il sito, sviluppare un nuovo prodotto, scrivere una brochure accattivante, magari acquistare spazi pubblicitari. Avete mai pensato a ribaltare l’affermazione e a pensare alla traduzione come investimento?

La traduzione come investimento

Con un testo ben tradotto, oltre a essere conformi alle leggi e normative in vigore (per schede di sicurezza, manuali, ecc.) potete fare la differenza verso i vostri clienti, parlando letteralmente la loro lingua. Potete finalmente vendere quel prodotto in un mercato in espansione, dove i vostri concorrenti non hanno successo, magari proprio perché una documentazione non tradotta allontana i consumatori. Con una brochure multilingue farete una bella figura alle fiere di settore: in base alla lingua parlata dai possibili clienti potete farvi conoscere e comunicare nella loro lingua.

Quando pensate al costo che dovete sostenere per una traduzione, provate ad immaginare quale sarà il ritorno economico per la vostra azienda se riuscirete a piazzare il vostro prodotto/servizio in nuovi mercati, presso clienti stranieri.
Facciamo un esempio: avete uno strumento che costa 150mila euro. La traduzione del manuale magari vi costa 4-5000 euro. Tanto? Se con il manuale tradotto vendeste anche solo 2 strumenti, direi che il costo sostenuto è ampiamente ripagato.

Cosa ne pensate? Vi invito a prendere in considerazione questo aspetto nelle vostre strategie commerciali e di espansione e a scegliere con consapevolezza di far tradurre la documentazione, invece che subire la traduzione solo quando strettamente necessario. Il mondo globalizzato ci richiede di parlare in tante lingue, sfruttiamo la traduzione per distinguerci dai nostri concorrenti.

“Ma c’è l’intelligenza artificiale. Perché devo pagare un traduttore umano?”

Vi svelo un segreto. L’intelligenza artificiale sfrutta i testi e le informazioni che ci sono in rete. Siamo sicuri che troviamo solo traduzioni perfette? Inoltre, l’intelligenza artificiale è una macchina. Non pensa e non ragiona (anche se ChatGPT ti dice che sta ragionando) come un essere umano e non è in grado, ad esempio, di distinguere una metafora, un gioco di parole o un termine offensivo per una determinata cultura. L’intelligenza artificiale fa tante cose, tra cui tradurre. Il risultato però non è sempre perfetto, serve un “occhio umano” che convalidi la traduzione.

Vi ho convinto e avete deciso di considerare la traduzione qualcosa più di un obbligo? Scrivetemi e vediamo insieme come posso aiutarvi.