Quanto costa tradurre un documento!

I dietro le quinte di una traduzione che spiegano ai non addetti ai lavori perché il prezzo di una traduzione professionale è necessariamente più alto di quanto ci si aspetti.

Nel migliore dei mondi possibili, quando un potenziale cliente chiede un preventivo dovrebbe tenere in considerazione più fattori nella scelta del traduttore a cui affiderà i suoi documenti da tradurre. Per fortuna ci sono clienti illuminati che ti scelgono “perché abbiamo pensato che la tua laurea in chimica può fare la differenza nella traduzione” (succede davvero!). Spesso invece, quello che il cliente guarda è solo il prezzo, e in effetti una delle obiezioni che mi vengono fatte quando fornisco prezzi indicativi per questo o quel documento, è che la traduzione costa tanto.

Per chi è estraneo al mondo della traduzione, pensare che “con Google Translate ci metti un minuto” e quindi ritenere troppo costoso un documento tradotto non è così insolito. Inoltre, un equivoco che colpisce le cosiddette professioni intellettuali – che vendono servizi e non prodotti – è il fatto che alla fine il cliente non compra un oggetto, ma un lavoro, appunto, dell’intelletto. Forse abbiamo meno problemi ad acquistare un oggetto, seppur costoso, ma di cui possiamo controllare la qualità e le caratteristiche. Una traduzione è un servizio che compro “sulla fiducia”.
Vorrei allora spiegare, ai non addetti al lavoro, tutto ciò che sta dietro a un documento tradotto.

Le fasi della traduzione

Prima di iniziare la traduzione vera e propria di un documento, il traduttore deve farsi un’idea dell’argomento (che vuol dire che spesso deve prima leggere almeno parte dei documenti da tradurre), dei destinatari del testo e dello stile che dovrà adottare nella traduzione. Inoltre, spesso sono necessarie ricerche terminologiche o più approfondite sull’argomento, per evitare errori in fase di traduzione. In genere poi, se il traduttore utilizza dei software di traduzione assistita, deve preparare il documento perché sia leggibile dal software.

La tariffa di una traduzione quindi parte da una base a parola o a pagina.
Questa tariffa di base tiene conto della difficoltà del documento da tradurre, delle ricerche terminologiche necessarie nel settore del testo, della traduzione vera e propria, e delle fasi successive alla traduzione, vale a dire la revisione e rilettura del testo (molto spesso fatta da un collega che va ovviamente retribuito) e l’impaginazione del documento.
La tariffa base viene poi moltiplicata per il numero di parole/pagine che compongono il testo. Nel caso di documenti difficili da elaborare (per esempio un documento cartaceo invece di un file), il conteggio delle parole/pagine viene effettuato sul documento finale tradotto.

Dopo una prima fase di preparazione (del documento ma anche del traduttore), si passa alla fase di traduzione vera e propria. Generalmente i traduttori riescono a tradurre 2-3 mila parole al giorno (tenendo conto anche delle ricerche che devono fare in corso d’opera).

Non è possibile, ad esempio, tradurre 20 mila parole (o 100 cartelle) in una settimana, perché in questo tempo non è possibile nemmeno ricopiare questo numero di parole senza tradurle. La traduzione poi è frutto del lavoro del traduttore, delle sue conoscenze, della sua esperienza.
Il traduttore serio non inserisce il testo in qualche sistema come Google Translate per poi consegnare la traduzione che risulta al cliente. Per alcune tipologie di testi non è nemmeno possibile usare la traduzione automatica e fornire documenti tradotti di qualità, privi di errori e conformi a eventuali normative.
I software di traduzione assistita che usiamo noi traduttori servono solo ad automatizzare parte del lavoro e a rendere uniformi testi, stile e terminologia, oltre che a controllare la qualità della traduzione finale.

Dopo la traduzione il lavoro non è ancora finito.
Occorre rileggere il testo, sistemarlo e adattarlo alle esigenze finali del cliente o di eventuali normative, correggere eventuali errori, discrepanze o frasi poco chiare.
Infine, il documento deve essere impaginato per renderlo pronto all’uso da parte del cliente.

Questi sono i motivi per cui è difficile fare una traduzione in pochissimo tempo (quindi pensate per tempo alle vostre traduzioni) e anche delle tariffe che in molti ritengono elevate.
Il prodotto finito-documento tradotto è solo il passaggio finale di tutta una serie di fasi che richiedono tempo ed esperienza del traduttore. Il traduttore per crearsi l’esperienza e la capacità di tradurre determinati argomenti deve aggiornarsi e partecipare a corsi di formazione, deve studiare, acquistare nuovi software, dizionari o altro materiale che lo aiuti a svolgere al meglio il proprio lavoro.

Prima di richiedere un preventivo, potete stabilire se la traduzione del documento è davvero necessaria o può essere sostituita da una comprensione del testo non troppo raffinata (vale a dire, dipende se dovete avere un’idea sommaria di cosa c’è scritto o se vi serve effettivamente una traduzione completa di tutto il testo).
Se la traduzione vi serve davvero dovete prepararvi e pensare a tutto ciò che sta dietro al lavoro finito che riceverete, e che spero di aver spiegato in questo articolo.

Se nonostante tutta questa spiegazione, quando il preventivo arriva sulla vostra scrivania ha una cifra che vi sembra ancora esagerata, provate a tenere conto del vantaggio che il documento tradotto vi porterà: grazie al manuale tradotto che accompagna lo strumento potete vendere la vostra apparecchiatura in altri mercati, raggiungere nuovi clienti, per esempio. In questo caso, allora, tutto dipende dal valutare i benefici che possono derivare dalla traduzione del vostro documento e dal riconoscere il lavoro e la professionalità del traduttore.

Se adesso avete più chiari i motivi dei costi della traduzione e il vostro documento è lì sulla scrivania in attesa di essere tradotto contattatemi senza paura per un preventivo.