Quando mi serve un traduttore (e quando invece posso farne a meno)?

Una mail da un cliente straniero, l’aggiornamento della casa madre estera non tradotto, il reclamo del cliente in Germania, una comunicazione da inviare al fornitore in Francia, l’aggiornamento di una norma tecnica americana disponibile solo in inglese. In quante occasioni abbiamo a che fare con testi non in italiano? Sul lavoro, ormai, molto spesso, tranne rarissimi casi in cui il campo di azione dell’attività è localizzato ad una specifica zona ristretta. La globalizzazione e l’internazionalizzazione ci portano alla necessità di saper comunicare in lingue diverse, spesso in tempi molto brevi.

Devo sempre affidarmi a un traduttore se non conosco la lingua?

Dipende.

Non sempre è indispensabile avere il materiale completamente tradotto, e non sempre devo fare affidamento ad un traduttore per comprendere il testo scritto. Vi faccio alcuni esempi per aiutarvi a comprendere quando il traduttore è indispensabile e quando potete benissimo farne a meno.

Arriva un comunicato stampa da un vostro fornitore straniero che vi informa sul loro nuovo prodotto. In questo caso non è necessario chiedere a un traduttore di tradurre il testo. Spesso se andate sul sito del fornitore trovate le informazioni sul nuovo prodotto già tradotte in molte lingue. Oppure è sufficiente inserire il testo da tradurre in Google Translate per capire il senso del discorso. Altra soluzione: chiamare il rappresentante locale perché vi spieghi le caratteristiche del nuovo prodotto.

Per la vostra attività usate una norma tecnica americana che ha appena emanato un aggiornamento. Acquistate l’aggiornamento, ovviamente in lingua inglese. Non esiste la norma equivalente in italiano. Serve un traduttore? Se la norma è indispensabile per la vostra attività, nel senso che il vostro prodotto deve essere conforme ai requisiti di quella norma, il traduttore serve. Anche se la traduzione verrà usata internamente dai vostri dipendenti. Una traduzione corretta vi permetterà di lavorare senza fraintendimenti e seguendo correttamente quanto richiesto dalla norma.

Il cliente straniero vi manda un reclamo. In caso di reclamo, parlare la lingua del cliente è sempre una forma di cortesia e attenzione nei suoi confronti. In ogni caso, potete decidere che vi serve capire sommariamente qual è il problema, senza per forza conoscere esattamente quanto è scritto. In questo caso, per vostra sicurezza, vi cosiglierei di affidarvi ad un traduttore, anche per gestire la corrispondenza necessaria alla gestione del reclamo. Non è obbligatorio però, può bastare un dizionario o l’uso di un traduttore automatico.

Come vedete il traduttore non è sempre indispensabile. Così come spesso non è necessario farsi tradurre un testo parola per parola, se è sufficiente capire il senso del discorso.

Quando scegliete di affidarvi a un traduttore, però accertatevi sempre della sua professionalità. E spiegate sempre al traduttore a cosa vi serve la traduzione, se avete bisogno di un testo completamente tradotto in modo formale o se vi basta avere un’idea di quanto è scritto. Ditegli se il testo è per uso interno o se deve essere inviato ad un cliente, fornitore o ente esterno. Le tempistiche e i prezzi della traduzione possono variare molto da un caso all’altro.

Prima di scegliere un traduttore, potete consultare questa utilissima guida redatta dall’Associazione Italiana Traduttori e Interpreti (AITI), che vi guida nella scelta del traduttore e dei servizi a voi più adatti e vi aiuta anche a capire se il traduttore vi serve davvero oppure no.

In ogni caso, poiché una traduzione fatta male può essere peggio di una traduzione non fatta, informatevi accuratamente e non fermatevi al primo nome che trovate. Fate domande, chiedete spiegazioni. Il traduttore professionista non avrà nessun problema a spiegarvi come funziona il suo lavoro e a consigliarvi nel migliore dei modi.

Avete un testo che non sapete se è meglio tradurre oppure no? Contattatemi, sarò felice di aiutarvi a capire cosa è meglio fare.