Caso studio – I danni di una traduzione sbagliata

Alcuni anni fa ho svolto per una grossa azienda produttrice di dispositivi medici la traduzione dei manuali di istruzioni dei software di tali macchinari e dispositivi.
Tradurre i manuali di istruzioni è tutt’altro che banale, perché è necessario avere conoscenze su più argomenti specifici (dal linguaggio tecnico tipico dei manuali, alla terminologia legata ai software, dalle conoscenze delle patologie correlate all’uso del dispositivo, al linguaggio legale, per poter tradurre le informazioni legali e di garanzia che accompagnano sempre i manuali).

Nel caso preciso, però, le difficoltà sono state amplificate dal fatto che chi ha tradotto i comandi e menu del software (ad es. Avanti, Menu Paziente, Seleziona, Cancella esame, ecc.) molto probabilmente non era di madrelingua italiana e in ogni caso ha prodotto una traduzione non accurata.

Nel caso di un software, è necessario uniformarsi al linguaggio che un utente – in questo caso italiano – è abituato a trovare quando utilizza un computer, un software o naviga in rete. Per fare un esempio, per i comandi standard (Apri, Chiudi, Annulla, ecc.) spesso si utilizza il Glossario Microsoft, in modo da fornire una traduzione che bene o male qualsiasi utente informatico conosce.

Inoltre, è importante che una traduzione, in questo caso verso l’italiano, sia fatta da un madrelingua italiano, per rimanere nell’esempio. Solo un madrelingua può conoscere le varie sfumature linguistiche e stilistiche, sapere se è meglio utilizzare un’espressione oppure un’altra. Un madrelingua conosce a fondo il significato culturale di simboli, colori, giochi di parole e così via. In questo modo si garantisce la traduzione corretta del testo.

Per tornare al caso specifico, il software del cliente era mal localizzato, con errori e comandi tradotti in modo incomprensibile e spesso anche ridicolo.
Il manuale ovviamente fa riferimento al software e ai suoi comandi. Ma in questo caso cosa fare?

La prima cosa che ho fatto è stato segnalare il problema al cliente, spiegandogli che i comandi tradotti in un certo modo risultavano non comprensibili o ridicoli e dicendo che avrebbero dovuto essere modificati.
Il cliente però aveva speso per una traduzione del software, che ormai era stato messo in commercio tradotto in quel modo e sicuramente non voleva o non poteva fare una nuova versione del software in tempi brevi.
Così ho tradotto il manuale basandomi sui nomi del software tradotti in precedenza da qualcun altro e l’errore e il ridicolo si sono propagati dal software anche a tutti i manuali che lo accompagnavano.

Il cliente si è dunque trovato (dopo aver pagato una persona che svolgesse le traduzioni) ad avere un prodotto con errori e traduzioni non corrette, oltre a tutti i documenti correlati riportanti gli stessi errori. Potete immaginare il danno economico e di immagine legati al singolo prodotto e al marchio in generale.
Senza contare che una traduzione errata può generare incomprensioni e errori nell’utilizzo del software o del macchinario. Nel caso di un dispositivo medico il danno può ripercuotersi sulla struttura sanitaria dove viene utilizzato e sui pazienti.
Una reazione a catena, insomma.

Cosa avrebbe potuto fare il cliente?
Intanto avrebbe dovuto affidarsi ad un traduttore madrelingua e specializzato nel settore, meglio ancora a un esperto di localizzazione, che avrebbe trovato la traduzione più adatta per il software.

Volendo esagerare, il cliente avrebbe potuto far rileggere tutto il testo tradotto ad un altro traduttore o revisore e magari a personale medico a campione, che costituisce l’utente finale.
Sicuramente l’insieme di osservazioni e correzioni di queste categorie avrebbe contribuito a rendere il prodotto finale corretto e di facile utilizzo.

Prima di affidare i vostri documenti ad un traduttore, verificate che questo professionista abbia i requisiti adatti per tradurre il testo della vostra azienda. Un traduttore veramente professionale si rifiuterà di tradurre un documento di un argomento che non conosce o in una lingua che non conosce.

Una traduzione errata può fare molti danni alla vostra azienda e anche ai vostri clienti e fornitori. I vostri documenti sono importanti ed è giusto che vengano tradotti in modo consono e corretto.

 

*Articolo pubblicato in origine su LinkedIn e ora aggiornato